Dagli incentivi green al Bonus Ever Green: le agevolazioni per l’acquisto prima casa

Che cosa si intende per agevolazione prima casa? E in che cosa esattamente consiste?

Chi intende acquistare la sua futura abitazione principale è ben che sappia che il possesso di determinati requisiti gli permette di godere di una significativa riduzione dell’imposte dovute. Scendiamo nel dettaglio per scoprirne funzionamento, addentrarci fra i requisiti e regole per beneficiare del bonus prima casa. Cominciamo.

Portata dei vantaggi

Scende al 2% l’imposta di registro da corrispondersi in caso di acquisto prima casa da privato o impresa in esenzione IVA. E, si badi, il raffronto è con il 9% canonico. L’agevolazione diviene ancor più considerevole tenendo conto che la base imponibile è calcolata sulla rendita catastale, che nella quasi totalità dei casi è sensibilmente inferiore al corrispettivo pattuito.

Richiedendo l’agevolazione prima casa, ove anche il trasferimento fosse soggetto ad IVA, l’acquirente dovrà versare l’IVA pari al 4% sul prezzo di cessione in luogo del normale 10%.

E non è tutto. Nessuna crescita proporzionale al valore dell’immobile per le imposte ipotecarie e catastali. Queste restano fisse in Euro 50 ciascuna nel caso di acquisto registro e 200 per gli acquisti Iva.

Ma si parlava di requisiti. Analizziamoli punto per punto.

Requisiti

Per ottenere il Bonus prima casa nel 2020, l’acquirente:

  • Non deve possedere nell’intero territorio nazionale altro immobile acquistato già usufruendo dell’agevolazione in disamina. Oppure venderlo entro il tempo limite di un anno;
  • Non essere proprietario di abitazioni né titolare di diritti di uso o usufrutto su case site nello stesso Comune;
  • Deve risiedere nel Comune in cui si acquista la casa.

Basterà altrimenti stabilirvi la residenza nei successivi 18 mesi, dichiarando in atto l’intenzione di effettuare il cambio. Rappresentano valida alternativa al trasferimento di residenza lo svolgimento della propria attività lavorativa nel Comune de quo ovvero la circostanza che ivi sia sita la sede del proprio datore di lavoro quando l’acquirente si sia dovuto trasferire all’estero per ragioni lavorative.

Non solo l’acquirente, ma anche l’abitazione deve rispettare specifici requisiti. Gli immobili di lusso non rientrano nell’agevolazione. L’acquisto deve avere ad oggetto una sola unità immobiliare ed una sola pertinenza. Non si esclude, per vero, l’acquisto di più unità immobiliari contigue. Tuttavia, l’atto dovrà condizionarsi alla fusione delle medesime entro tre anni dalla stipula. Resta inteso, che ad esito non ne può risultare un immobile di lusso.

Il mancato rispetto dei requisiti comporta decadenza dall’agevolazione. Del pari dovrà concludersi nel caso di vendita dell’immobile acquistato in agevolazione prima che siano trascorsi cinque anni. Ma una via d’uscita c’è: acquistare altro immobile con gli stessi requisiti in cui stabilire la propria residenza entro un anno. Non resta altrimenti che autodenunciarsi all’Agenzia delle Entrate, versando la differenza di prezzo tra prima e seconda casa.

Per maggiori informazioni o per una consulenza contattaci!

Condividi questo articolo
Articoli simili