Diseredazione per testamento: fino a che punto potersi spingere

Escludere espressamente una persona dal testamento, sì che questa non rientri nella propria successione. Questa la diseredazione.

Ma diseredare è possibile per il nostro ordinamento?

Una simile disposizione espone a contenzioso oppure è pienamente valida e consente il suo inserimento con una certa tranquillità?

Anzitutto è bene premettere che solo ha senso diseredare un soggetto che rientri tra i successibili del testatore. Chi, insomma, sarebbe, nel silenzio, chiamato per legge alla sua eredità. Dunque la diseredazione quale disposizione con cui il testatore deroga alle regole successione legittima.

Anzi, e meglio ancora, diseredazione come esclusione dalla successione legittima. E così non va contra factum proprium il testatore che dopo avere istituito erede un soggetto provveda a diseredarlo per l’eventuale successione ex lege che dovesse aprirsi a suo favore. Dubbia, invero, la diseredazione ambivalente anche con riferimento alle disposizioni testamentarie.

Tra i successibili, occorre, inoltre, distinguere legittimari e non. Ci si soffermerà in queste brevi note sui soli successori legittimi non legittimari.

Tipicamente, a titolo di esempio, i fratelli.

Ormai si considerano pacificamente superati i primi imbarazzi dovuti al problema di una diposizione meramente negativa. Quindi non attributiva. D’altronde, disporre per testamento non significa necessariamente attribuire ma, preferibilmente, regolare. Sì come mai si è dubitata la possibilità del testatore di procedere a dettare un proprio programma divisionale solo per escludere che ad un erede vada per successione un determinato bene.

Né può insistersi sulla tassatività delle cause di esclusione dalla successione poste in tema di indegnità. La diseredazione tutela interessi privati. L’indegnità, pubblicistici.

Dunque diseredare un potenziale successore legittimo non legittimario è ammesso. D’altronde l’ordinamento nell’individuare i successori legittimi cerca solo di sanare quella lacuna lasciata dal testatore, tentando di avvicinarsi a quanto questi avrebbe potuto desiderare. Una diseredazione è quanto serve a smentire tale presupposizione.

La diseredazione potrebbe altresì prevedersi a titolo di penale. Cioè, quale sanzione predisposta dallo stesso testatore per un’eventuale violazione come potrebbe essere la contestazione delle sue ultime volontà.

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