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L'arbitrato nell'ambito societario e le clausole compromissorie. L'arbitrato societario si riferisce alle controversie tra soci e società, regolato dagli articoli 34 e seguenti del d.lgs. 5/2003. Le limitazioni e le particolarità delle clausole compromissorie, compresa la nomina degli arbitri e il carattere vincolante per tutti i soci.

Arbitrato nell’ambito societario

Ad aprire le porte all’arbitrato anche le clausole compromissorie spesso e di frequente rinvenibili nello statuto delle società. Arbitrato societario in tal caso, la cui disciplina ha sempre visto il proprio riferimento negli articoli 34 e seguenti del d.lgs. 5/2003. Normativa speciale, quest’ultima, avente ad oggetto la definizione dei procedimenti in materia di diritto societario.…

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Arbitrato ordinario e arbitrato nel contenzioso societario. Due rimedi la cui disciplina si rinveniva rispettivamente nel codice di procedura civile nel primo caso e in una normativa speciale nel secondo.

Arbitrato ordinario tra compromesso e clausola compromissoria

Arbitrato ordinario e arbitrato nel contenzioso societario. Due rimedi la cui disciplina si rinveniva rispettivamente nel codice di procedura civile nel primo caso e in una normativa speciale nel secondo. Il d.lgs. n 5/2003 per la precisione. Almeno fino alla ormai nota Riforma Cartabia. Partiamo intanto dall’arbitrato ordinario. Anzitutto, cos’è l’arbitrato ordinario? L’arbitrato ordinario si…

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Elargizioni al figlio che coabita: le pretese dell’altro figlio alla morte del comune genitore

Ora che si sono viste le previsioni rinvenibili nell’impianto codicistico in tema di elargizioni e spese sostenute dai genitori e relativi impatti sulla vicenda successoria, non resta che passare ad una rapida rassegna di qualche esempio per meglio comprendere in che termini l’intervento del testatore può incidere sulla tematica attenzionata. Ipotizziamo che un genitore, per…

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Spese in conto di legittima?

La tematica legata alle spese spesso ingenti sostenute per i figli rapportata alla vicenda successoria dei genitori è stata per ora affrontata sul piano della quota di eredità. Ma cosa succede se il medesimo interrogativo venisse a porsi sotto il differente profilo della quota di legittima? Possono valere e ripercorrersi le medesime considerazioni? Possono, insomma,…

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Intervento del testatore tra spese sostenute e quota di eredità

Ora che si sono viste le previsioni rinvenibili nell’impianto codicistico in tema di elargizioni e spese sostenute dai genitori e relativi impatti sulla vicenda successoria, non resta che passare ad una rapida rassegna di qualche esempio per meglio comprendere in che termini l’intervento del testatore può incidere sulla tematica attenzionata. Ipotizziamo che un genitore, per…

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Spese sostenute per i figli: possibili risvolti a livello successorio?

Sostenere le spese per il mantenimento dei propri figli, almeno fintanto che non siano autosufficienti, si sa, rientra tra gli immancabili doveri cui sono chiamati i genitori. Spesso, tuttavia, può capitare che tali spese possano risultare piuttosto ingenti. Tali da significativamente decurtare il patrimonio. Si pensi, a titolo di esempio, a quelle nunziali. E non…

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Atteggiarsi di opzione e prelazione sull’inoptato con più categorie di partecipazioni

Pluralità di categorie di azioni o di quote in società? Disciplinare il diritto di opzione in occasione degli aumenti onerosi del capitale sociale rappresenta senz’altro un aspetto complementare rispetto a quello esaminato nel focus precedente. Punto di partenza: il diritto di opzione spetta sempre ed indiscutibilmente su tutte le partecipazioni di nuova emissione. A prescindere…

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Aumento non proporzionale: approvazione delle assemblee speciali?

Il concetto di pregiudizio è da sempre intangibile. Ma fondamentale specie nell’ottica di una società che veda il proprio capitale comporsi altresì da categorie speciali di partecipazioni. Invero, è l’art 2376 c.c., di pacifica analogica applicazione anche in tema di s.r.l., ad imporre la previa approvazione dell’assemblea speciale della categoria interessata, proprio in caso di…

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Via alla riduzione parziale per perdite ancorché rilevanti

Sarebbe possibile la riduzione parziale delle perdite ancorché rilevanti. Ed addirittura quella che lasci la perdita al di sopra del terzo del capitale sociale. Almeno fintanto che la predetta riduzione non si renda strettamente obbligatoria ai sensi del secondo comma dell’art. 2446 c.c. o del quarto comma dell’art. 2482 bis c.c.. È il 5 luglio…

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Società di persone: può un non socio assumere la qualifica di amministratore?

Va posto in questi termini il quesito affrontato dal Consiglio Notarile di Firenze nella Massima n. 78/2022. Invero, se nelle società di capitali è la legge stessa ad espressamente aprire gli scenari ad una tale possibilità (art. 2380 bis II° c.c. e art. 2475 c.c.), nella disciplina delle società di persone non è neppure adombrata…

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